Abstract Progetto Dottoressa De Lorenzo, vincitrice 1° premio Bando GILS 2019
IRCCS San Raffaele Milano

 

L’identificazione di nuove strategie terapeutiche efficaci per pazienti con sclerosi sistemica è di importanza cruciale. La scarsità degli strumenti a disposizione riflette, almeno in parte, la conoscenza limitata che abbiamo sulla gerarchia degli eventi alla base della malattia e delle sue manifestazioni cliniche.

Ad esempio sappiamo da molti anni che fibrosi, vasculopatia e autoimmunità sono tre aspetti collegati del processo che causa la malattia, ma rimane elusivo come questi eventi siano collegati tra loro. Di recente abbiamo appreso che i mitocondri, organelli di origine endosimbiontica che producono energia, possono essere estrusi dalle cellule dell’organismo in risposta a uno stress estremo. I mitocondri sono all’origine dei batteri e conservano molte caratteristiche strutturali che testimoniano questa origine. All’esterno della cellula sono infatti percepiti come batteri dalle cellule del sistema immunitario innato, causando una risposta infiammatoria.

Recentemente abbiamo ottenuto prove preliminari che i mitocondri si accumulano nel sangue dei soggetti con sclerosi sistemica. Ci siamo quindi chiesti se l’accumulo di queste strutture nel circolo potesse essere responsabile almeno in parte dell’infiammazione dei piccoli vasi, che è tra gli eventi più precoci nella storia della malattia. Il riconoscimento di strutture mitocondriali potrebbe contribuire all’attivazione del sistema immunitario, facilitando la produzione di autoanticorpi, e attivare i fibroblasti, ovvero le cellule deputate alla produzione di matrice extracellulare che sono in parte responsabili della fibrosi della cute e degli organi interni. L’obiettivo della proposta è ottenere informazioni sullo stato funzionale dei mitocondri che possono essere recuperati dal sangue dei pazienti con sclerosi sistemica, esplorando la possibilità che possano generare specie reattive dell’ossigeno e come tali contribuire all’ossidazione dei tessuti periferici è un segno distintivo della sclerosi sistemica; che possono innescare la generazione di trombina endogena, compromettendo la regolazione del processo della coagulazione e indurre la differenziazione e la funzione dei fibroblasti, i principali attori del rimodellamento del tessuto fibrotico caratteristico della SSc. Con questo lavoro, mi aspetto quindi di ottenere una prova di principio del fatto che i mitocondri extracellulari che si accumulano nel plasma del paziente potrebbero essere coinvolti in eventi critici per la patogenesi della sclerosi sistemica. Se l’ipotesi è corretta, i mitocondri potrebbero rivelarsi biomarcatori clinici preziosi di danno vascolare e fibrosi d’organo e forse rappresentare il bersaglio per nuove terapie.