La sclerosi sistemica è una malattia cronica e progressiva
Non tutte le persone affette dalla sclerosi sistemica presentano gli stessi sintomi e anche l’intensità di questi ultimi può essere molto variabile. La malattia può assumere, in alcuni casi, un andamento rapido e talvolta drammatico, mentre nella maggior parte dei casi ha un decorso più lento e spesso anche relativamente benigno. Se alcuni aspetti della malattia sono scarsamente controllabili e non del tutto prevenibili è certo anche che alcune complicazioni di essa siano meglio trattabili quando individuate tempestivamente.
Il riconoscimento della malattia nelle sue fasi iniziali, prima cioè che siano evidenti le complicanze più severe, permette pertanto di impostare un adeguato programma di monitoraggio clinico-terapeutico che migliora notevolmente la prognosi della malattia e riduce le complicazioni ad essa correlate. Il primo elemento da considerare è la presenza di un fenomeno di Raynaud che costituisce la spia e l’elemento cardine per porre la diagnosi di Early Scleroderma. La capillaroscopia periungueale e/o il dosaggio degli autoanticorpi specifici sono gli accertamenti che consentono poi di arrivare alla diagnosi definitiva. La capillaroscopia periungueale è un esame non invasivo, di breve durata (15’), eseguito tramite videocapillaroscopio a sonda ottica (Figura 1), che consente di visualizzare la microcircolazione a livello della plica cutanea delle unghie delle mani.
In presenza di un fenomeno di Raynaud sclerodermico, i capillari periungueali mostrano alterazioni tipiche, che evidenziano la presenza di una marcata sofferenza vascolare e sono indicative dei tipici processi di danno endoteliale della sclerosi sistemica (Figura 2). Le alterazioni capillaroscopiche a livello delle mani sono pertanto la spia di un processo di danno vascolare più generalizzato e risultano dunque indicative della presenza di una malattia sistemica.
Il dosaggio degli autoanticorpi viene effettuato tramite un semplice prelievo venoso. Gli anticorpi comunemente ricercati e suggestivi della presenza di una sclerodermia sono gli anti-centromero (ACA) e gli anti-topoisomerasi I (Scl70); meno comunemente ricercabili sono altri anticorpi specifici, quali gli anti PM-Scl, gli anti-RNA polimerasi I e III o gli anti-Fibrillarina (tutti questi anticorpi spesso sono indirettamente evidenziati con il riscontro di anticorpi anti-nucelo a pattern nucleolare).
Alla diagnosi Early Scleroderma segue un piano di monitoraggio clinico e terapeutico
Per porre la diagnosi di Early Scleroderma è sufficiente la presenza di un fenomeno di Raynaud associata alla presenza di alterazioni capillaroscopiche e/o di autoanticorpi. Nei centri specialistici, dopo la diagnosi di Early Scleroderma si procede con l’impostazione di un adeguato piano di monitoraggio clinico e terapeutico.
L’Early Scleroderma ha un’evoluzione variabile ma molti pazienti presentano un quadro stabile anche a distanza di diversi anni
Molti pazienti presentano, anche a distanza di diversi anni dalla diagnosi (10-15 anni), un quadro assolutamente stabile o poco evolutivo con comparsa di solo alcune ulteriori manifestazioni cliniche e di relativa entità, quali reflusso gastro-esofageo, telangectasie o un gonfiore (edema) a livello delle dita. Queste considerazioni sono tanto più valide quanto più tardiva è la comparsa di esse rispetto all’insorgenza del fenomeno di Raynaud ed in generale in coloro che presentano gli anticorpi anti-centromero o che presentano solo uno dei due criteri per la diagnosi di Early Scleroderma. In un numero di casi tali alterazioni diventano però evolutive con comparsa di ulteriori segni e sintomi, quali la fibrosi cutanea, le ulcere digitali o l’interessamento polmonare nelle sue diverse forme ed entità.
Al momento è difficile stabilire la proporzione dei pazienti in cui venga posta la diagnosi di Early Scleroderma destinate ad evolvere verso le forme più avanzate di malattia e i tempi di tale evoluzione, dal momento che l’effetto a lungo termine delle terapie assunte in maniera precoce non è stato ancora completamente determinato.