La Sclerosi Sistemica (SSc) è una malattia complessa caratterizzata da anomalie immunologiche, danno vascolare e fibrosi diffusa…

Simone Negrini

Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Medicina Interna (DiMI) ed il Centro di Eccellenza per la Ricerca Biomedica (CEBR) dell’Università degli Studi di Genova

 

La Sclerosi Sistemica (SSc) è una malattia complessa caratterizzata da anomalie immunologiche, danno vascolare e fibrosi diffusa. Sebbene la causa della SSc sia sconosciuta, numerosi dati suggeriscono che meccanismi autoimmuni giochino un ruolo importante nell’eziopatogenesi della malattia. In favore di questa ipotesi si possono citare: la presenza di autoanticorpi, anomalie a carico dei compartimenti B e T linfocitari sia nel sangue periferico che negli organi colpiti dalla malattia, alterazioni dei livelli di citochine e fattori di crescita ed infine la possibile sovrapposizione della SSc con altre patologie a chiara patogenesi autoimmune quali il Lupus Eritematoso Sistemico o l’Artrite Reumatoide.

Il nostro gruppo ha focalizzato la propria attività di ricerca sullo studio delle alterazioni dell’immunità nei pazienti affetti da SSc, in particolare sullo sbilanciamento tra immunità effettrice (ovvero la risposta immunitaria che in vari modi “accende” la risposta infiammatoria) ed immunità regolatoria (la risposta immunitaria che “spegne” le risposte infiammatorie).

Innanzitutto sono state valutate le sottopopolazioni linfocitarie T helper (Th) del sangue periferico ovvero quelle popolazioni di linfociti deputate ad orchestrare specifiche risposte immunitarie nei confronti di determinate categorie di patogeni (ad es. risposte Th1 per i patogeni intracellulari, Th2 per i parassiti, Th17 patogeni extracellulari) ma anche coinvolte nella genesi di varie patologie immunomediate. I dati emersi sono stati: riscontro di una riduzione dei linfociti Th1 circolanti nei pazienti SSc rispetto ai soggetti sani, nessuna differenza nelle popolazioni  Th2 circolanti, incremento dei linfociti Th17 nei pazienti SSc rispetto ai soggetti sani. Ad ulteriore conferma di questo sbilanciamento verso risposte di tipo Th17, si è osservato che nei pazienti SSc vari stimoli immunologici sono in grado di indurre una risposta preferenzialmente Th17 rispetto a quanto avviene nei soggetti di controllo.

Successivamente abbiamo analizzato due sottopopolazioni linfocitarie appartenenti all’eterogenea famiglia dei linfociti T regolatori (Treg). L’analisi dei linfociti Treg CD4+CD25+ ha evidenziato una riduzione di questa popolazione di linfociti regolatori nei pazienti SSc rispetto ai soggetti sani. La seconda popolazione regolatoria analizzata è stata quella dei linfociti CD8+ Treg, questa specifica sottopopolazione di Treg è stata dettagliatamente studiata dal nostro gruppo nel contesto di varie patologie dove il sistema immunitario gioca un ruolo importante quali malattie autoimmuni, infettive e neoplastiche. I nostri esperimenti hanno evidenziato che i linfociti CD8+ Treg ottenuti dai pazienti affetti da SSc presentano una ridotta capacità soppressiva rispetto ai soggetti sani di controllo. Per meglio definire quali alterazioni maturative potessero giustificare la ridotta attività funzionale dei Treg CD8+ in corso di SSc abbiamo analizzato due molecole che giocano un ruolo chiave nell’equilibrio tra funzione effettrice e regolatoria, ovvero il CD39 ed il CD127. Il CD39 è un enzima di membrana coinvolto nella funzione inibitrice dei linfociti Treg, i nostri dati hanno evidenziato che l’espressione del CD39 nei linfociti CD8+ Treg generati da pazienti SSc risulta ridotta rispetto a soggetti sani di controllo. La molecola CD127 (catena alfa del recettore per l’IL-7) viene tipicamente espressa nei linfociti con funzione effettrice mentre la sua espressione viene fisiologicamente ridotta nei linfociti Treg. Dalle nostre analisi è emerso che l’espressione del CD127 nei linfociti CD8+ Treg generati da pazienti SSc risulta abnormemente aumentata rispetto a soggetti sani di controllo.

Concludendo, i nostri dati hanno evidenziato che nei pazienti affetti da SSc coesistono anomalie (numeriche e/o funzionali) a carico delle popolazioni linfocitarie T effettrici (Th17) e T regolatorie (CD4+CD25+ e CD8+) che sarebbero alla base di uno sbilanciamento della risposta immunologica verso l’infiammazione e l’autoimmunità.